SERIE A GFL | CALCIO A 7

12/10/2019

Impronta Birraia, un pazzo ritorno


Che non fosse un campionato “normale”, lo si era capito. Sguardi, parole, post sui social o semplicemente sensazioni...tutto che porta a pensare a una Serie A spettacolare. Rivalità più o meno nascoste, rapporti di forza da rispettare o capovolgere, intrecci, colpi di mercato...vabbè ci siamo capiti, non manca nulla.

Nelle storie da GFL si è inserita quella di Francesco Gianì, che lascia Lea Club e torna all’Impronta Birraia. È un ritorno che accende i cuori dei romantici del calcio, che non vedono l’ora di rivedere la nuova “vecchia” Impronta. Quella di Gianì è stata una scelta dettata da esigenze oggettive, ma ridurla a un semplice “è la squadra più vicino a casa” non sarebbe corretto. Il figlio prodigo torna in patria, nell’ambiente più congeniale per lui, dove può essere coccolato e al centro dell’attenzione. Nelle sue esperienze esterne (Lambrangeles e Lea Club) non è mai riuscito a raggiungere il suo livello e ad esprimere tutte le sue potenzialità. Il suo punto più alto l’ha toccato nella prima parte della scorsa Serie A GFL con la maglia biancoblù. E adesso torna a indossare quei colori per risalire la sua montagna personale.

Nel ritorno all’Impronta di Gianì c’è tutta la pazzia che lo contraddistingue. Come in campo, anche fuori può cambiare la rotta degli eventi in pochi secondi. Una sterzata, un’accelerazione, un dribbling e il gioco è fatto. È come se il suo cognome fosse premonitore: quell’accento sulla “i” che in pochi mettono a volte appare, si palesa e cambia tutto. Ricostruito il rapporto con la squadra e con mister Reale, Gianì è pronto a riprendersi la sua Impronta.

E se la sua pazzia biondo platino fosse la mossa giusta per prendersi anche il campionato?