RESTARE IN FORMA

09/12/2020

Usiamo la dieta di CR7?


Lo scorso 5 novembre La Gazzetta dello Sport ha pubblicato un articolo dal titolo “Sei pasti e sei sonnellini al giorno: così CR7 resta sempre al top”. Il quotidiano riportava le dichiarazioni di Nick Littlehales, esperto che ha collaborato a lungo con Cristiano Ronaldo per curare la forma fisica del fuoriclasse portoghese.

Cristiano inizia la dieta giornaliera con una colazione a base di prosciutto, formaggio e un contorno di yogurt. Si passa poi a un toast di avocado come spuntino e due pranzi e due cene con basso contenuto di grassi e alto contenuto di proteine: presenti il pollo e l’insalata, magari con un secondo con pesce (spesso tonno), uova e olive. E la sera, nuovamente pesce (anche spada e merluzzo brasato) oppure carne.

Inoltre, CR7 sono previsti 5-6 “sonnellini” nell’arco delle ventiquattro ore.

Ne abbiamo parlato con il dottor Cozzi, biologo nutrizionista della clinica Universo Salute di Milano.
«Prima di tutto bisogna prendere con le pinze questo tipo di interviste, che spesso rischiano di essere poco veritiere. Qualche tempo fa, per esempio, era uscita una notizia in cui si diceva che Djokovic mangiava solo alimenti senza glutine. E allora tutti a mangiare cibo senza glutine. Ovviamente non era vero. Comunque, su queste ultime indiscrezioni su CR7 è importante non immedesimarsi nella sua nutrizione. Cristiano è uno sportivo d’élite, che ha una cura dei dettagli senza eguali. Non basta mangiare come Ronaldo per diventare come lui. E poi nessuno di noi può fare sei sonnellini al giorno (beato lui!). Ognuno deve trovare la sua dieta personale, il suo metodo nel suo contesto».

Partendo da questo spunto, abbiamo parlato col dottor Cozzi anche di come noi comuni mortali possiamo rimanere in forma in questo momento storico complicato.  Lockdown, zone rosse, coprifuoco, zone arancioni e zone gialle: i recenti provvedimenti per contenere la diffusione del Covid-19 hanno limitato la mobilità delle persone. Cancellate molte o addirittura tutte le opportunità di movimento, ci ritroviamo a passare gran parte delle nostre giornate in casa. Restare all’interno delle mura domestiche altera il nostro metabolismo e non ci permette di bruciare le calorie come avveniva in condizioni di normalità. Come rimanere in forma?

«Da un punto di vista nutrizionale bisogna stare molto attenti ai momenti di noia. Essere sempre in casa vuol dire avere il frigo sempre
vicino, a portata di mano: è fondamentale avere una grande forza di volontà per evitare snack, merendine, torte, pane…
È molto probabile che torni la tanto bella quanto “rischiosa” corsa al lievito.

Capitolo movimento: non c’è dispendio di energie. Nelle zone gialle e arancioni le cose vanno leggermente meglio.
La zona rossa è sicuramente quella di più difficile gestione: non ci sono luoghi, non ci sono orari per fare sport.
Perdiamo i rifermenti spazio-temporali dell’attività fisica. Anche qui serve la mentalità giusta. Iniziamo col prenderci tutto quello che
il DPCM ci concede: impegniamo il nostro tempo facendo attività motoria individuale. Una camminata o una corsa vicino a casa,
degli esercizi col tappetino in salotto, ma anche un semplice stile di vita attivo: le scale al posto dell’ascensore, se ci è possibile
la spesa al supermercato e non dal divano con consegna a domicilio… Poi accompagniamo queste piccole dosi di esercizio e
movimento con una corretta alimentazione: frutta e verdura possono aiutarci a non cadere nelle tentazioni dei cibi ipercalorici».

 

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