Lea Club è di un altro pianeta

Lea Club – Impronta Birraia 8 – 2
Reti: Savino (L), Savino (L), Modoni (L), Savino (L), Gianì (I), Accetta (L), Bastone (L), Gianì (I), Accetta (L), Mastrogiacomo (L)

LEA CLUB: Vasquez 7.5, Fumagalli 7.5, Pepe 7, Modoni 8, Bastone 8, Savino 8, Mastrogiacomo 6.5, Fontana 6.5, Vaini 6.5, Accetta 7. All. Nardo 8. Dir. Recagno-Bastone
IMPRONTA BIRRAIA: Costa 5.5, Di Nuzzo 6, Zaghini 6, Calle 6, Valdivia 6, Semeraro 5.5, Gianì 6.5, Palumbo 5.5, Iannaccio 6. All. Reale 6

Ammoniti: Pepe (L), Savino (L), Valdivia (I), Fumagalli (L)

CRONACA
Un gol di tacco di Savino. Un sinistro all’incrocio di Modoni di centrocampo. Basterebbero questi lampi per raccontare la super serata di Lea Club, che per l’ennesima volta dà una dimostrazione della sua forza. «Abbiamo un DNA vincente», dice Fumagalli nel post-partita, «abbiamo un grande gruppo che ha sempre tanta fame». Il capitano è proprio il simbolo di questa squadra: gioca la classica partita perfetta, guida i compagni dall’inizio alla fine.
Il passivo di 8-2 forse è un po’ troppo pesante per l’Impronta, che gioca un ottimo primo tempo e sbatte contro un super Vasquez. Va detto, però, che i biancoblù nel secondo tempo calano e soffrono molto i meccanismi perfetti di Lea, che negli spazi è incontenibile. La prima frazione si chiude sul 2-0: il protagonista principale è sempre lui, Alessio Savino. AS47 regala altre due perle delle sue e si conferma in stato di forma disarmante. Nell’intervallo mister Reale prova a caricare i suoi, che hanno mostrato buoni spunti e potrebbero riprendere in mano il match. Comincia la ripresa. Pronti, via, gioiello di Modoni. Il 32 calcia da centrocampo e toglie le ragnatele dall’incrocio. È una mazzata psicologica per Zaghini e compagni, che si allungano e si sbilanciano. I ragazzi di mister Nardo diventano letali, attaccano con almeno 4 uomini che si inseriscono ovunque. Gianì si toglie la soddisfazione personale di segnare la doppietta dell’ex.
A Impronta rimane la consapevolezza di essere sulla strada giusta. Ora serve un ulteriore salto di qualità: allungare la rosa per far sì che le assenze (ieri sera mancavano i due fratelli Galoppini) non pesino così tanto. Lea Club, invece, continua a orbitare lontano dalla terra: è di un altro pianeta.